lunedì 31 dicembre 2012

Buon anno?

In una notte di dicembre (il 31 per essere precisi) ti trovi piantato a casa tua (a letto per essere precisi) con l'influenza e 38 di febbre. Fai qualche piccola escursione in cucina per farti un po' di pane e marmellata o prendere medicine.
Nonna è padrona della televisione e siccome lei è ferma, mediaticamente parlando, al 3 novembre 1961 il giorno precedente la nascita di Rai2, Tele Rai1 è in onda. E sai, una volta di più, perché non possiedi un TV. È in onda il nazional-popolarissimo "L'anno che verrà" presentato dall'onnipresente Carlo Conti vestito da Blues Brother (o da  Man in Black, per chi è più giovane). Intorno a lui un'orchestra sanremese e un gruppo di bei giovani e belle giovani normativamente ben divisi, con i ragazzi tutti vestiti allo stesso modo del presentatore (veri Men in Black - quello che importa non è la forma, ma la sostanza: I am the Leader) e le ragazze con vestiti uno diverso dall'altro che vanno dal look sardina alla sobria biancheria intima perfetta per una notte invernale sule Alpi, ma sempre con dei balletti "provocanti" e delle pose da femme fatale mangia-uomini questo-è-quello-che-i-maschi-vogliono da far rabbrividire. Una manipolazione continua.
È una serata di canzoni e di comici e moltissimi scheletri vengono fuori da armadi che vanno dagli anni '60 agli anni '80: Raf, Marco Masini, Paul Young(???), Formula 3, Massimo Lopez, Fausto Leali passando per gli ipermelodici e sempre ben accetti Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo. Questo solo mentre io ero lì.
Tutto gronda soldi, con messaggi pubblicitari per Courmayeur (dove si svolge l'evento) e la Valle d'Aosta in ogni dove, messaggi che scorrono veloci sotto lo schermo e che annunciano che inviando un SMS si potrà vedere il proprio messaggio scorrere velocemente in TV per soli 0,50€! "Buon anno Pippi, la tua Pippinella" o qualcosa del genere, per esempio. In più lo mettono in chiaro dopo la pubblicità con un discreto messaggio in sovrimpressione che annuncia che durante lo spettacolo si potrà assistere a messaggi pubblicitari a pagamento.
So di non dire niente di nuovo, ma in qualche modo dovrò pure sfogarmi, no?!

Nessun commento:

Posta un commento